La seconda topica

A partire dal saggio L’io e l’Es (1922), Freud elabora la cosiddetta seconda topica. Diversi fattori rendevano necessaria una revisione della prima topica. In primo luogo, la scoperta che esistono meccanismi di difesa contro le pulsioni inconsce che sono a loro volta inconsci. La rimozione, con cui l’Io cerca di mantenere al di fuori della coscienza delle rappresentazioni legate ad una pulsione, avviene in modo in parzialmente inconscio. In secondo luogo, nella Introduzione al narcisismo Freud ha introdotto il concetto di ideale dell’Io, vale a dire un modello che l’Io pone avanti a sé per valutarsi ed al quale cerca di conformarsi. La distinzione tra un sistema inconscio ed un sistema preconscio-conscio si mostra inadatta ad accogliere queste novità. 
Freud distingue ora tre istanze psichiche: l’Es, l’Io ed il Super-io. Mentre nella prima topica Freud preferisce il termine sistema, nella seconda ricorre al termine istanza per indicare le sottostrutture dell’apparato psichico, perché esse non sono semplici «luoghi» psichici, ma sono parti attive, quasi diverse persone che interagiscono in noi. L’Es – termine che Freud riprende da George Groddeck – corrisponde al sistema inconscio della prima topica. Questa corrispondenza tuttavia non è totale, perché, se il sistema inconscio era nettamente separato dal sistema preconscio-conscio, nell’Es invece sconfinano e confluiscono tanto l’Io quanto il Super-io. Quest’ultimo è, come abbiamo visto, il risultato del complesso di Edipo. Identificandosi con il padre ed interiorizzando il suo divieto, il bambino istituisce una specie di genitore interno, che da una parte fornisce all’Io un modello (l’ideale dell’Io, come abbiamo appena visto), dall’altra giudica e censura, imponendo delle leggi che non è lecito trasgredire. L’Io si trova tra l’Es ed il Super-io, quasi schiacciato tra i due, con il compito di mediare tra di essi, tenendo però anche presenti le esigenze del mondo esterno. Come tale, l’Io ingloba le funzioni del sistema preconscio-conscio della prima topica ma ha anche, come detto, una parte consistente che è inconscia.

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